
È un Milan che si presenta a questo derby con i favori del pronostico alla vigilia di questo derby sia perché i rossoneri sono a punteggio pieno che per le tante assenze che condizioneranno inevitabilmente la gara dei nerazzurri, chiamati comunque ad una reazione dopo il pareggio con la Lazio.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI:
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Kolarov; Hakimi, Vidal, Brozovic, Perisic; Barella; Lukaku, Martinez. A disposizione: Padelli, Stankovic, Ranocchia, Bastoni, Darmian, Eriksen, Sanchez, Pinamonti. Allenatore: Conte.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjær, Romagnoli, Theo Hernández; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, R.Leao; Ibrahimovic. A disposizione: Tătărușanu, A. Donnarumma, Kalulu, Krunic, Tonali, B.Diaz, Castillejo, D. Maldini, Hauge, Colombo. Allenatore: Pioli.
LA SVOLTA – La doppietta di Ibrahimovic nel giro di pochi minuti a cavallo del quarto d’ora di gioco indirizza la partita in modo chiaro ed irrimediabile per l’Inter.
IL DUELLO CHIAVE- Anche in questo caso è praticamente impossibile non citare lo svedese come uomo chiave, si rivela capace di tenere in scacco da solo l’intera retroguardia nerazzurra e riesce ad essere riferimento totale per il gioco del Milan. La sua leadership è straripante e determinante ad ogni livello. Quasi fa dimenticare l’errore dal dischetto a cui lo stesso attaccante ha comunque saputo rimediare.
LE PRESTAZIONI-
Donnarumma: poco impegnato ma presente quando serve
Calabria: soffre offensivamente il duello con Perisic ma riesce a dare un buon contributo.
Kjær: falloso ma fortunato nel non essere espulso. Partita comunque consistente.
Romagnoli: riesce ad annullare Lautaro, soprattutto nel secondo tempo.
Theo Hernández: meno spumeggiante del solito, perde il duello individuale con Hakimi.
Kessie: diga imprescindibile
Bennacer: scaltro e silenzioso leader tecnico in questa gara.
Saelemaekers: si accende a sprazzi finché resta in campo è un pericolo per l’Inter.
Calhanoglu: può nascere sempre qualcosa dai suoi piedi
R.Leao: fa impazzire D’Ambrosio sull’azione del gol in un paio di altre occasioni.
Ibrahimovic: semplicemente straripante
L’ANALISI –
Realizzare due gol in così rapida successione spesso indirizza le partite e questa gara non ha fatto eccezione. Il Milan si è dimostrato solido quando serve in occasione del primo esame davvero probante della stagione. Rimane comunque spiccata la sensazione di dipendenza assoluta a livello tecnico dalle giocate e dal carisma di Ibrahimovic. Porre fine ad una così lunga serie di derby non vinti darà certamente grande fiducia alla truppa di Pioli per il proseguo della stagione.