Si continua a parlare della possibilità divedere Sergio Busquets cambiare maglia con il suo contratto col Barcellona che va in scadenza. Sarà interessante vedere cosa farà il calciatore e quale sarà la decisione della sua società.
Giocatore straordinario e perno della nazionale spagnola è un ragazzo dotato di grandissima personalità, lavoratore oscuro e imprescindibile anche di quel Barca dove in mezzo al campo c’erano anche due campioni come Xavi e Andres Iniesta.
Del suo futuro ha parlato il direttore sportivo dei blaugrana Jordi Cruyff che ha specificato a Mundo Deportivo: “Lui è un giocatore speciale, un one club man per cui non puoi che avere rispetto sul come e quando vorrà prendere una precisa decisione. Siamo in contatto continuo con lui e i suoi agenti e quando arriverà il momento di prendere una decisione saremo con loro di comune accordo. Ci sono calciatori che meritano un trattamento speciale perché hanno passato tutta la vita al Barcellona”.
Giocatore serio, professionista esemplare è un ragazzo dotato di grande personalità, intelligente nella gestione del pallone, mente esperta del centrocampo dove detta i tempi. Sicuramente è un calciatore importante, anche se non è da escludere che per chiudere la sua partita possa voler provare una nuova esperienza. Si parla infatti anche del possibile approdo nel campionato italiano.
Busquets il vero metronomo
Sergio Busquets è un vero metronomo, un play basso con caratteristiche differenti dal suo attuale allenatore ed ex compagno di squadra Xavi. Nato a Sabadell il 16 luglio del 1988 ha ormai compiuto 34 anni e va verso i 35. È cresciuto nelle giovanili del Barca facendo tutto il percorso della terza e seconda squadra arrivando poi nel 2008 a giocare in prima squadra. Con i blaugrana ha collezionato 463 presenze mettendo a segno 11 reti. Dal 2009 a oggi ha giocato con la Spagna 143 presenze segnando 2 reti. Ha vinto il Mondiale nel 2010 in Sudafrica e nel 2012 l’oro in Polonia e Ucraina.
Ha parlato di recente il calciatore, tanto che per lui ha pesato molto l’eliminazione dal Mondiale e fa difficoltà a voltare pagina: “Ora dobbiamo andare avanti, la partita è stata fisica contro il Marocco serrato in difesa. Era molto difficile. Lo è stato anche ai tempi supplementari. Abbiamo avuto un’occasione nell’ultima azione e siamo usciti in quello che è il modo più crudele. Il mio futuro ora non è importante perché dobbiamo rialzarci con un gruppo che ha davanti un ottimo futuro. Dobbiamo subito rialzarci”.