I tifosi della Juventus sono scatenati soprattutto nella giornata di oggi e lo fanno sentire sui social network. A scuoterli è l’assenza di un calciatore ai Mondiali che si stanno disputando in Qatar.
No, non stiamo parlando di Paul Pogba anche se la sua assenza peserà sicuramente per la Francia. Ci riferiamo a uno dei calciatori più amati della storia recente dei bianconeri e che non disputerà questa competizione.
Alle ore 11.00 andrà in scena Marocco Croazia e questo diventa motivo per parlare da parte dei tifosi bianconeri ancora una volta di Mario Mandzukic. Il croato si è ritirato nel 2021 dopo la sfortunata avventura con la maglia del Milan e dopo che anche all’Al-Duhail aveva trovato poco spazio e nessun gol. La sua ultima vera squadra, forse quella che gli è entrata di più nel cuore, è stata proprio la Vecchia Signora. Con i bianconeri ha giocato dal 2015 al 2019 collezionando 162 presenze e segnando 44 reti.
Nello scorso Mondiale è stato grande protagonista, trascinando in finale la sua Croazia poi sconfitta proprio dalla Francia di Paul Pogba. Proprio la finale disputata il 15 luglio del 2018 è stata la sua ultima partita con la nazionale croata. Una finale terminata col risultato di 4-2 e che lo aveva visto prima realizzare un clamoroso e goffo autogol per sbloccare la partita e poi una rete al 69esimo come sempre ha abituato tutti nelle partite che contavano. Questo perché sicuramente Mandzukic non è stato uno di quelli a segnare gol a raffica, ma ne ha fatti sempre di pesantissimi.
Mandzukic e i ricordi bianconeri
Mario Mandzukic ha vissuto uno dei periodi più belli della sua carriera proprio alla Juventus. La sua vittima preferita in quelle stagioni fu il Real Madrid infilato in finale a Cardiff nel 2017, gol del momentaneo 1-1 prima della ripresa dove i blancos ne fecero altri 3 e la Juve nessuno. Ma soprattutto protagonista della clamorosa rimonta fallita per un calcio di rigore in un Real Madrid Juventus terminato 1-3 con una sua doppietta nel primo tempo.
A Torino è rimasto un idolo non tanto per i gol ma per quanto dato in campo. A un certo punto Max Allegri lo faceva giocare praticamente da terzino, lui si applicava e correva dietro a tutti gli avversari facendo anche dei recuperi straordinari in area di rigore, ma la sua. Non mancavano i soliti gol pesanti, decisivi, mai troppi ma sempre in grado di decidere e indirizzare partite e anche stagioni.