La Juventus non riscatterà Leandro Paredes, il calciomercato regala sorprese anche in questi primi giorni di Mondiale. Il calciatore argentino sembra che vivrà il suo futuro lontano da Torino.
L’Argentina scenderà per la prima volta in campo domani e vedremo se lo farà con il centrocampista ex Psg e Roma titolare o meno. Sta di fatto che a Torino non sono molto soddisfatti delle sue prestazioni.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport i bianconeri non saranno più obbligati a riscattare il calciatore del Paris Saint German a fronte dall’eliminazione ai gironi di Champions League. Ovviamente manterranno il diritto e la possibilità di farlo, ma da oggi in poi sarà una loro decisione. Al momento la Juve prende tempo e aspetta la seconda parte di stagione per valutare quello che potrà accadere anche se per lui lo spazio è diminuito sensibilmente rispetto al ruolo di inamovibile di quando era arrivato a Torino.
Il calciatore paga un avvio complicatissimo anche se nella seconda parte della stagione avrà sicuramente delle possibilità a disposizione. Quello che dispiace è che sicuramente poteva fare meglio e ora parte in una posizione di svantaggio. Davanti a lui infatti è balzato il più volenteroso Manuel Locatelli e anche il giovane Nicolò Fagioli. Paredes ormai è destinato a tornare al Psg a giugno anche se probabilmente il suo futuro non sarà in Francia.
Leandro Paredes, dove il suo futuro?
Difficile capire dove sarà il futuro di Leandro Paredes se sarà lontano dalla Juventus. Il centrocampista argentino a Torino fatica così come è stato a Parigi e da salvatore della patria è diventato uomo scomodo e quasi di troppo. Sembra che in bianconero stia rivivendo quanto accaduto coi transalpini, anche se in questo caso la storia non è ancora finita. Quello che è certo è che starà a lui mettersi in evidenza per evitare una cessione difficile da accettare.
Questo perché, nonostante le indubbie qualità, è un calciatore che ha poco mercato e che difficilmente si può piazzare anche per l’ingombrante ingaggio. Ragazzo di personalità sta calando nell’appeal e il rischio è che sia collocato in un contesto diverso e meno appetibile di quello di oggi. D’altronde sa bene cosa vuol dire giocare in Russia visto che ha vestito la maglia dello Zenit San Pietroburgo, una situazione che sperava di non dover vivere ancora. Ora la palla passa in mano alla Juventus che potrà definirsi sul viatico del suo futuro.