Robert Lewandowski ha vinto la Scarpa d’oro grazie alla solita valanga di gol segnati tra Bayern Monaco e Barcellona. Proprio quest’estate c’è stato il clamoroso passaggio.
Giocatore straordinario e intelligente ha dimostrato di essere calciatore di assoluto livello e in grado di dare il massimo per la squadra. I gol hanno sempre parlati per lui.
Per la seconda volta di fila il calciatore ha vinto questo straordinario trofeo personale che fa gola ovviamente a tutti gli attaccanti. Il ragazzo ha parlato con grande soddisfazione di quello che ha ottenuto, specificando: “Sono molto felice di questo premio e devo ringraziare i miei compagni di squadra al Bayern Monaco per averlo ottenuto. Sono stati complicati i primi mesi al Barcellona ma sono felice e davvero motivato. Sono sicuro che l’anno prossimo sarà grande”.
Come detto si tratta del secondo successo di fila dopo che l’anno scorso aveva segnato 41 gol e in questo 35. Aveva rotto l’egemonia di Lionel Messi, in grado di vincere il premio per tre anni di fila, Ciro Immobile che nella stagione 2019/20 aveva vinto il premio con 36 reti. Negli ultimi anni il record è proprio della pulce che ha segnato 50 gol nella stagione 2011/12 un numero veramente straordinario. Nel passato non si può non parlare di grandissimi calciatori come Ronaldo il Fenomeno, Roy Makaay e Thierry Henry. Tra gli italiani ricordiamo nel 2006 Luca Toni e nel 2007 Francesco Totti.
In molti si sono chiesti se Robert Lewandowski ne avrà ancora. La cessione del Bayern Monaco e l’arrivo in un Barcellona non proprio di altissimo livello hanno fatto pensare che il calciatore sarebbe andato al Nou Camp a svernare, invece è riuscito a dimostrare di essere ancora un grande bomber. In Liga ha avuto un approccio devastante con 13 reti in 12 partite giocate. Anche in Champions League ha fatto molto bene con 5 gol in 5 partite che però non sono bastate visto che i blaugrana di Xavi sono stati eliminati e scivolati in Europa League.
Curiosamente si tratta di una delle poche competizioni mai vinte dal polacco che ha alzato 10 volte al cielo la coppa della Bundesliga e che nel 2020 ha vinto la Champions League. Una competizione però che ha giocato poco dopo un percorso sempre vissuto ai massimi livelli. Quando si chiamava ancora Coppa Uefa nella stagione 2008/09 con la maglia del Lech Poznan giocando 12 partite segnando 4 reti. L’anno dopo quello che porta il nome a diventare Europa League segna 2 gol in 4 partite ancora con con i polacchi. Poi si passa a due anni dopo quando col Borussia Dortmund nella competizione gioca 8 volte segnando 1 sola volta. Negli undici anni dopo l’attaccante non giocherà mai più in quella competizione fino a quest’anno.
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