Jorginho continua a essere un calciatore molto seguito sul calciomercato con la Juventus che già l’estate scorsa ha provato a prenderlo. Ora si dovrà guardare da diverse pretendenti.
Regista dotato di una tecnica indiscutibile il ragazzo ha dimostrato di saper dare risposte anche ad alti livelli internazionali. Per lui è tempo però di una nuova avventura o almeno così sembra.
Il centrocampista nato in Brasile ma naturalizzato italiano ha il contratto in scadenza con il Chelsea e già da gennaio si potrebbe accordare con un nuovo club. Su di lui continua a esserci la Juventus ma spuntano anche gli interessamenti sia del Milan di Stefano Pioli che del Barcellona di Xavi.
Come scrive Sport pare che il Barca si sia messo in testa di ricominciare da lui, proprio un calciatore molto simile al suo allenatore anche se con le dovute proporzioni. Dall’altra parte il Milan cercherebbe maggiore qualità e rapidità in mezzo al campo dopo che Franck Kessié, passato proprio al Barca, non ha trovato in rosa o sul calciomercato un degno sostituto. Dinamiche molto particolari che sicuramente ci porteremo dietro per diversi mesi senza dimenticare mai ovviamente la sempre guardinga Juventus che rimane sorniona ma che può anche piazzare il colpo già a gennaio magari rispedendo Leandro Paredes al mittente.
Quale sarà il futuro di Jorginho? Juventus, Milan e Barcellona su di lui
Sono tanti i club dove Jorginho farebbe la differenza e il calciomercato improvvisamente si è acceso attorno al suo nome. In giornata ha parlato anche il suo procuratore Joao Santos ospite a Relevo, dove ha specificato: “La nostra priorità è che il ragazzo rinnovi con il Chelsea. L’unico club con cui ho parlato in queste ultime settimane è proprio il Chelsea. Non ho mai incontrato il direttore sportivo del Barcellona Mateu Alemany”.
Sappiamo però che questi giochi di calciomercato non sono sempre limpidi e molto spesso si parla anche per cercare di tirare verso l’alto la cifra che potrebbe essere legata all’affare. Di sicuro Jorginho è un grande centrocampista che può fare la differenza e che in Serie A sarebbe devastante. Ce ne siamo accorti all’Europeo e dimentichiamoci quei due calci di rigore che ci sono costati il Mondiale perché come diceva De André “non si vede un calciatore da un calcio di rigore”. In fondo anche Roberto Baggio ne sbagliò uno piuttosto importante in un Mondiale dove fu devastante.