L’Atalanta ha lanciato diversi talenti quest’anno, tra tutti Lookman, ma il futuro di Ruslan Malinovskyi riempie ancora le pagine di calciomercato. Andrà via a gennaio?
La sensazione è che il calciatore ucraino sia finito nel dimenticatoio e la Dea sa che ha tanti ammiratori alle spalle. Proprio per questo nella sessione di riparazione potrebbe lasciare Bergamo e i nerazzurri.
In estate era già stato vicino alla cessione anche per un rapporto ormai incrinato con l’allenatore Gian Piero Gasperini. Ora però il calciatore è pronto a partire davvero, finito praticamente ai margini del progetto. Su di lui si sono sgomitate in estate Marsiglia, Tottenham, Nottingham Forest e Olympique Marsiglia che sembrano davvero pronte a tornare alla carica a gennaio. C’è la sensazione che qualcosa si farà.
In stagione per il calciatore i minuti sono appena 370 divisi in dieci partite con un gol e un assist. Troppo poco per chi era considerato una pedina inamovibile e ora si trova a giocare poco o niente. Il classe 1993 è nel bel mezzo della sua carriera e non è intenzionato a interromperla con un anno praticamente di inattività. Il suo contratto scade a giugno e a questo punto pare impossibile il rinnovo, la Dea se vuole monetizzare lo deve cedere subito.
Il fenomeno Malinovskyi
Ruslan Malinovsky è un grandissimo calciatore. Classe 1993 di Zhytomyr in Ucraina è un trequartista mancino che si adatta a giocare un po’ ovunque in attacco anche se non ha mai svolto il ruolo di punta centrale. Il suo pezzo forte è il tiro da fuori con il quale ha punito ogni tipo di squadra in Italia e fatto molto male ad avversari prestigiosi anche all’estero.
Cresciuto nelle giovanili del Polissya Zhytomyr, la squadra della sua città, ad appena tredici anni viene notato e acquistato dallo Shakhtar Donetsk la squadra più importante in Ucraina. Non trova spazio però e nel 2013 viene ceduto in prestito al Sevastopol per giocare poi tre anni, sempre in prestito dagli arancioneri, allo Zorja. Dal 2016 al 2019 ha vestito la maglia del Genk con il quale si è meritato la chiamata dell’Atalanta nel 2019.
Con la Dea ha collezionato 137 partite mettendo anche a segno 30 reti. Anche in nazionale è stato piuttosto impiegato con 51 presenze e 7 gol all’attivo. Giocatore dotato di estro e con un mancino incredibile è uno di quelli che fanno sempre la differenza e che sicuramente hanno uno spazio nella hall the fame del suo paese.