Il Club Bruges è veramente un esempio, la squadra belga infatti ha venduto praticamente mezza squadra in estate ma sta dominando il suo girone di Champions League risultando la grande sorpresa della stagione.
Sono tanti i club che a sorpresa stanno facendo bene, vedi il Benfica che ha battuto la Juventus e frenato due volte il Paris Saint German, ma come il club belga nerazzurro fino a questo momento nessuno ha fatto.
All’inizio della fase a gironi la squadra era quartultima come coefficiente Uefa, con alle spalle solo Celtic Glasgow, Viktoria Plzen e Maccabi Haifa, poi però ha stupito tutti. Nelle prime quattro gare non ha subito gol ed è già qualificata a 180 minuti dalla fine del gruppo agli ottavi di finale. A oggi ha 10 punti nel Gruppo B dove ci sono signore squadre come Porto, Atletico Madrid e Bayer Leverkusen.
Sono tre le vittorie nei primi tre turni con pareggio a reti inviolate nell’ultima partita a Madrid. Tutto questo va unito al fatto che la squadra in estate ha venduto tutti i pezzi forti e addirittura promosso il vice allenatore dell’anno passato a primo tecnico. Un risultato sorprendente visto che la squadra belga mai prima di questa stagione era riuscito a superare i gironi di Champions rispetto a quando avevano brillanto nell’allora Coppa dei Campioni centrando addirittura una volta la finale.
Il Bruges e il suo segreto
Ma qual è il segreto del Bruges che stupisce l’Europa? La squadra si può considerare una vera e propria anomalia a livello economico in un calcio dominato dai soldi e da stipendi faraonici, basti guardare la differenza del monte ingaggi già con le squadre dello stesso girone di Champions League.
I nomi li conosciamo il talentino Charles De Ketelaer è finito al Milan, con cessioni anche per i migliori della scorsa stagione Bas Dost, Charles N’Soki e Lois Openda. Senza considerare che il miglior assistman della squadra Noa Lang è fermo per infortunio da tempo e Ruud Vormer, che non voleva essere ceduto, è finito praticamente fuori rosa. Il segreto però, nonostante la cessione dei talentini su scritti, non è il vivaio che non è mai stato un punto di forza della società.
Quello che sta fruttando questi risultati è sicuramente lo scouting che ha lavorato molto bene. Basti pensare all’acquisto a prezzo di sconto di Ferran Jutgla del Barcellona, capocannoniere l’anno scorso col Barcellona B della terza divisione. In difesa invece è stato lanciato il 2002 Abakar Sylla che ha debuttato anche con gol in Champions. C’è poi l’altra sorpresa Antonio Nusa primo 2005 a segnare un gol in questa competizione. Dietro a tutto poi c’è ovviamente grande lavoro e abnegazione e quel pizzico di fortuna che sorregge chi lavora bene e si impegna.