Il Gp degli Usa continua a far discutere, la Fia si trova con un bel carico di polemiche per i team. Le ultime gare sono così ricche di penalizzazioni, problemi e altro che fanno infuriare decisamente le squadre, alla ricerca di punti vitali.
I ricorsi cambiano il gran premio
È stato un durissimo confronto quello degli Stati Uniti, con un carico di lavoro non indifferente per i giudici. La Formula 1 sta volgendo al termine, se Verstappen e la Red Bull hanno raggiunto i loro obiettivi con reciproca soddisfazione, ci sono altri piloti e squadre che stanno lottando senza tregua.
Il Gp degli Usa sta diventando così un mistero, con la Fia che ha comminato delle sanzioni a team e piloti. In particolare, è cambiato l’ordine di arrivo rispetto a quanto era stato sancito dalla bandiera a scacchi, movimentando così il post gara.
Gp Usa, cambia l’ordine finale
Si parte da quanto respinto per andare sul sicuro. Secondo Fwm, la Haas non ha ottenuto giustizia in un primo caso segnalato, vedendo rifiutato il reclamo contro Sergio Perez, che avrebbe guidato in condizioni non sicure con un’ala danneggiata.
Haas ancora protagonista, in veste di reclamatrice. Il team riesce nel suo scopo con Alonso, il pilota della Alpine ha ricevuto 30 secondi di penalità nel Gp Usa. Dal settimo posto conquistato scala quindi al quindicesimo, perdendo i sei punti maturati in gara e facendo scattare la rabbia del team.
Alpine protesta, il team vuole i punti di Alonso
L’Alpine ha annunciato di presentare una protesta alla Fia, il team è sicuro della buona condotta di Alonso nel Gp Usa. Una gara agitata quella dello spagnolo, protagonista anche di un brutto incidente con Lance Stroll (penalizzato con tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza del prossimo Gp in Messico), e che vuole concludere al meglio la sua carriera.
Il team nel frattempo sta preparando le sue memorie difensive, i punti conquistati in America sono vitali per mantenere la quarta piazza e tenersi a debita distanza dalla McLaren in classifica costruttori.
