Si gioca oggi alle 18.30 Cremonese Sampdoria valida per la giornata di Serie A, chi sicuramente sentirà da protagonista questa gara è Gianluca Vialli. Andiamo a scoprire perché.
La gara vede affrontarsi due squadre che lottano per la permanenza in categoria dopo un inizio di stagione non proprio incoraggiante. Sarà interessante vedere cosa accadrà da qui alla fine della stagione.
Le due squadre non si incontrano dalla stagione in cui Vialli alzava al cielo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus precisamente nel 1995/96. L’ultima volta che la squadra grigiorossa giocò in Serie A, con i blucerchiati scesi qualche volta in cadetteria da allora ma senza mai incontrarli sulla loro strada.
Prima di parlare approfonditamente di Gianlucaccio andiamo a leggere le probabili formazioni della gara che si disputerà oggi allo Stadio Zini:
CREMONESE (4-2-3-1): Carnesecchi; Sernicola, Bianchetti, Lochoshvili, Valeri; Ascacibar, Meitè; Buonaiuto, Pickel, Okereke; Dessers. All. Alvini
SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Rincon, Villar; Djuricic, Sabiri, Gabbiadini; Caputo. All. Stankovic
Le due squadre sono in fondo alla classifica uniche a non aver ancora mai vinto una gara. I blucerchiati hanno addirittura tre punti e sono passati dalla guida tecnica di Giampaolo a quella di Stankovic. I grigiorossi hanno fatto un solo punto in più dei loro avversari e anche loro gravitano in acque non sicuramente serene.
Gianluca Vialli sarà il grande protagonista, anche se in maniera indiretta, di Cremonese Sampdoria. Nato proprio a Cremona il 9 luglio del 1964 fu acquistato dalla squadra grigiorossa che lo pescò nel vivaio del Pizzighettone quando aveva appena quattordici anni. Con la Cremonese ha giocato 105 partite mettendo a segno 23 reti.
Nel 1984 passa alla Sampdoria con la quale gioca 223 partite e segna 85 reti. Con i blucerchiati vincerà un clamoroso Scudetto nel 1990/91 e anche tre volte la Coppa Italia. Sfiorò un successo clamoroso arrivando con la squadra ligure in finale di Champions league nel 1992 partita dominata a tratti contro il Barcellona e persa a causa di un calcio di punizione tirato a giro sotto al sette da Ronald Koeman.
Giocherà poi con Juventus e Chelsea vestendo la maglia della nazionale azzurra per 59 volte e segnando 16 reti. Inoltre da allenatore ha guidato due anni proprio i blues e un anno il Watford lasciando poi nel 2002 quel tipo di collaborazione per assumere altri ruoli come quello fondamentale nello staff di Roberto Mancini per la vittoria degli Europei del 2020.
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